LA METAFONIA AL SERVIZIO DI AQUILA E DI NOPSUEL,, di Aurelio Nicolazzo

Qualcuno di voi avrà di certo letto il libro "I dischi parlano!" di George Williamson. Nell'emozionante testo è descritto un contatto con gli extraterrestri mediato da un apparecchio morse. La tecnica al servizio del contatto con gli alieni. E su questa strada si è cercato di instaurare un contatto fra i Nopsueliani e noi terrestri. In pratica sappiamo già del contatto telepatico fra Aquila e la stirpe di Nopsuel, un contatto che ha descritto una realtà presunta di un altro pianeta, forse nel sistema Lalande o altrove nell'universo (dalla costellazione del Toro, nota marzo 2007). Il ragionamento di Aurelio Nicolazzo è stato quello di dimostrare in laboratorio questa storia. E' così Aquila e Nicolazzo hanno proceduto ad alcune sedute di metafonia, di registrazione delle voci su nastro magnetico, provenienti da entità altre in collegamento. Il primo esperimento avvenne nel 2002 e furono registrate la voce di Obison dire "Obison, computer" e un'altra dire:"Nopsuel". Quindi il contatto è avvenuto! Cioè si è verificato che su nastro sono state registrate delle voci che confermavano l'esistenza di ciò che Aquila aveva percepito solo telepaticamente. Il nastro fu ascoltato da un collega ufologo che confermò l'ascolto, ma purtroppo è stato smarrito dentro l'abitazione di Aquila. Non si trova più. Nel maggio 2006 si è quindi proceduto ancora nella stessa direzione e con lo Psicofono, apparecchio costruito da Aurelio Nicolazzo. Ebbene alla prima registrazione ecco subito presentarsi la voce chiara di Obison che si annunciava: "Obison", per ben due volte. Inoltre si è presentato un nuovo componente dell'equpaggio, tale Kurmenison che si annunciava col suo nome, per ben tre volte. Quindi operazione riuscita e contatto scientifico ristabilito. Per fortuna ci furono altre registrazioni dopo il 2002 e Nicolazzo ha rinvenuto due cassette del passato in cui su una si poteva ascoltare "Obison, prendere tutto" e "Nopsuel" bisbigliato. Sull'altra "Riprendilo, riprendilo, Orton" e il nome di un altro membro dell'equipaggio: Eunes. Si tratta di consigli a non mollare e a riprendere il lavoro, senza lasciarlo cadere; a crederci e a continuare la sperimentazione, dati i risultati comprovanti in qualche modo il contatto e gli avvistamenti ufo documentati. Compito del contatto telepatico sarà cercare informazioni su queste entità extraterrestri e divulgarne il racconto. Naturlamente Aurelio Nicolazzo ha proceduto alla divulgazione della storia per l'interesse prettamente scientifico e di laboratorio del caso e lo intende come un racconto entusiasmante, una sorta di romanzo di fantascienza. Ma è tutto vero. Infine c'è da dire che Nicolazzo esclude l'inquinamento ambientale e interferenze psichiche. Le voci registrate dal Nicolazzo sarebbero tutte di disincarnati, di spiriti più e meno perfezionati, e, appunto, degli extraterrestri. Questo starebbe a dimostrare l'interesse degli alieni affinché l'uomo cerchi di progredire nel rapporto del contatto con loro, senza interferire nelle vite delle persone, ma fornendo dati incontrovertibili della loro presenza.

Aurelio Nicolazzo - 2 giugno 2006

Nota a margine sul lavoro metafonico di Aurelio Nicolazzo: i limiti della ricerca. Le voci veramente alte e chiare sono una minoranza e questo impedisce la digitalizzazione ampia, mentre per lo più sono voci distinguibili con una certa attenzione, che scompaiono poi in digitale. Il fatto che al riascolto immediato per due, tre volte, si ripresentano identiche a sé stesse ne dimostra l'esistenza. Impressionanti i raps, i rumori anomali registrati e i fenomeni di distorsione dei rumori ambientali, virati in frasi comprensibili.