LE METEORE PUNITIVE

"Il volto dei cielo", scrisse Piane Boaistuau nel 1575, "è stato cosi spesso sfigurato da comete barbute e capellute, da torce, da fiamme, da colonne, da lance, da scudi, da draghi, da lune, da soli moltiplicati e da altre cose dello stesso genere che, se si volessero enumerare tutti i fenomeni sopravvenuti dopo la nascita di Gesù Cristo e ricercare le cause della loro origine, la vita di un uomo non basterebbe".

Queste manifestazioni venivano lette come precisi moniti divini ai politici e sovrani del tempo. Nella cronaca che segue, tratta da un opuscolo (o planchetta) del 1589 in francese, e di cui esiste anche una trascrizione lionese di Anatole Claudin, troviamo un chiaro esempio. Il primo avvenimento riferito è chiaramente il passaggio di una meteora, come dimostra il fatto che si bruci in pochi istanti; il secondo episodio è invece più marcatamente ufologico. In entrambi i casi le due apparizioni celesti vengono lette in chiave spirituale. L’opuscolo riporta: "Sappiamo, o popolo cattolico, che nostro Signor Gesù Cristo, prima che distruggesse e cancellasse la città di Sodoma e Gomorra, fece molti prodigi... analogamente io potrei certamente dire altrettanto o quasi di tutte le città della nostra desolata Francia, nelle quali vediamo altrettanta empietà. Se non ci correggiamo, certamente vedremo l’ira di Dio, come già ne abbiamo veduto un inizio davanti ai nostri occhi nella città di Bloys, dove abbiamo perduto le due luci della nostra Francia per colpa di un malvagio ed infelice tradimento. Noi dobbiamo emendarci e fare penitenza e convertirci, vedendo i prodigi orribili e spaventosi che si sono manifestati in molti posti della nostra Francia, e soprattutto sulla città di Bloys, sulla quale nel giorno dello scorso Natale (1588; N.d.A.) cadde una fiaccola di fuoco ardente, che si dissolse in un istante; poi, nel seguente giorno degl’Innocenti, apparvero in cielo, verso le sette o le otto ore di sera due uomini in armatura bianca, che avevano nella mano destra una spada tagliente insanguinata, i quali rimasero poco dinanzi agli occhi delle persone che erano là a guardarli, volendo quasi dimostrare così la morte di qualche gran principe, per la malvagità ed i tradimenti che sono stati commessi da poco tempo in qua e che si commettono tutti i giorni. Poco dopo si videro (sempre nel cielo; N.d.A.) delle squadre armate, tutte luminose, lottare con le loro lance le une contro le altre, significando le guerre, e le vittorie che noi avremo contro gli eretici se ben tosto vi metteremo riparo sia per mezzo delle preghiere che per mezzo delle armi". Prosegue la cronaca: "Altri segni spaventevoli apparsi in cielo tra Parigi e Saint Denis. In Francia, il dodici e il tredici di gennaio 1589. Giovedì 12 gennaio 1589 sono state viste di notte due grosse nubi tra Parigi e Saint Denis, che emanavano grande luminosità, e venendo l’una contro l’altra si sono unite e poi hanno indietreggiato; ne sono sortite in gran numero saette e lance di fuoco e la battaglia durò a lungo; poi, dopo aver ben combattuto, si ritirarono allineandosi di testa e poi ricominciarono a muoversi e passarono sopra la città di Parigi e andarono in linea retta verso il Mezzogiorno. Poi, il venerdì tredici del detto mese di gennaio, si è visto anche, in cielo, un corpo a forma di falce lunare con sopra una stella, come una cometa che brillò per tutto il giorno, e di cui il popolo fu molto impressionato. Popolo Cristiano, preghiamo Dio che ci preservi da quello che gli astri ci minacciano. Così sia".